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Home Bar. Bere, bene, a casa

Home Bar. Bere, bene, a casa

In questo periodo un po’ sospeso, quello che a molti non manca è il tempo libero. C’è chi lo usa per riscoprire le passioni ormai dimenticate e chi invece si è buttato con tutte le sue energie nella riorganizzazione degli spazi domestici. Noi abbiamo pensato di unire le due cose e dedicarci al nostro mobile bar, e soprattutto al suo contenuto!

Forse parlando di home bar ci arrivano subito alla mente immagini cinematografiche un po’ vintage, mobili di mogano e sigari cubani. In realtà per avere un angolo bar in casa - e se siete degli amanti del bere bene non potete non averlo! - può bastare uno scaffale libero e poche, semplici regole.

#1 Capisci cosa ti piace

Nel 2018 il ritorno del mezcal, nel 2019 tutti attenti alla sostenibilità e nel 2020 spopolerà il porto: anche il mondo degli spirits ha le sue tendenze, ma che senso ha investire in alcolici cool, se poi non vengono effettivamente bevuti? Ricorda, il principale “cliente” di un home bar…sei tu!

#2 Scegli il bicchiere giusto

Non c’è bisogno di spendere una fortuna - del resto il bello degli home bar è che sono per una cerchia ristretta di amici - ma ti consigliamo di avere almeno queste quattro tipologie:

  • tumbler basso, ideale per i liquori on the rocks
  • tumbler alto, per long drink, le bibite e il doppio whisky
  • ballon per cognac, brandy o craft beer da meditazione
  • coppa da champagne oppure da Martini, in base a tipo di cocktail che preferisci

#3 Non esagerare con l’attrezzatura

Vedi il punto 1: sei sicuro che quel set da 15 pezzi serva davvero per il tuo gin tonic o vuoi solo impressionare gli ospiti? Punta sull’essenziale: jigger per misurare e versare gli ingredienti, shaker e relativo strainer per trattenere il ghiaccio, cucchiaio da bar per i cocktail mescolati (James Bond ringrazia).

#4 Inizia (o riparti) con poco!

Apri il tuo mobile bar: quante delle bottiglie stanno sul fondo, dimenticate da anni? La verità è che anche nel campo dei drink, less is more. Soprattutto se quel “less” è di qualità. Quindi fai pulizia e procurati le basi:

  • un ottimo whisky: parti con un single malt non troppo torbato
  • un gin: se sei alle prime armi inizia con un London Dry prima di lanciarti sulle opzioni più profumate
  • una vodka, preferibilmente russa
  • un brandy o cognac invecchiato almeno dieci anni
  • un buon rum (noi restiamo fedeli a quelli caraibici)

Con queste pietre miliari puoi tranquillamente partire per costruire la maggior parte dei cocktail, ovviamente… senza esagerare ;)

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